La protezione delle unità nutritive

Gli elementi nutritivi distribuiti alle colture spesso non vengono assorbiti dalle piante a causa di vari tipi di perdite (dilavamento, volatilizzazione, fissazione ed insolubilizzazione) causando alle aziende agricole costi aggiuntivi per rifornire nutrimento alle colture e ripristinare la produttività del suolo.

Per contrastare tali fenomeni e rendere la pianta protagonista degli scambi nutritivi, UNIMER utilizza nei processi industriali per la produzione dei propri concimi matrici organiche altamente umificate. Gli elementi nutritivi, reagendo con la frazione umificata della sostanza organica (acidi umici e fulvici), acquisiscono un notevole grado di protezione sia fisica che biochimica rendendo i concimi più efficienti, grazie a:

  • elevata e prolungata disponibilità nutritiva;
  • riduzione delle perdite;
  • razionalizzazione della tecnica di concimazione grazie all’elevata efficienza nutrizionale;
  • maggior sostenibilità ambientale per il minor impiego di unità fertilizzanti.

La pianta gestisce così l’assorbimento degli elementi di cui necessita, separandoli dal complesso umico che li protegge, tramite l’emissione di essudati radicali: gli ioni nutritivi vengono liberati direttamente dalla pianta, che diventa protagonista degli scambi favorendo la massima efficienza delle unità nutritive, per la miglior possibile assimilazione dei nutrienti.

Percentuali di utilizzo da parte delle colture dei principali macroelementi apportati con i concimi – valori orientativi
Tipo di concime Azoto (N) Fosforo (P2O5) Potassio (K2O)
Concime minerale 40 – 60% 10 – 20% 30 – 60%
Organo-minerale a base di torba umificata 60 – 80% 30 – 40% 65 – 75%
Organo-minerale a base di pollina umificata 50 – 70% 25 – 35% 55 – 65%
Organo-minerale a base di pollina non compostata,
cuoio, farina di carne e borlanda
60 – 80% N org.
40 – 60% N min.
10 -20% 30 – 60%

Fonte: A. Benedetti, S. Canali – Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante – Roma (Terra e Vita – 1996)

Percentuali di utilizzo da parte delle colture dei principali macroelementi apportati
con i concimi UNIMER – valori orientativi
Tipo di concime Azoto (N) Fosforo (P2O5) Potassio (K2O)
Concime minerale 40 – 60% 10 – 20% 30 – 60%
Organo-minerali UNIMER 50 – 80% 25 – 40% 55 – 75%

Mitigazione degli effetti del cambiamento climatico

Le attività agricole dipendono fortemente dalle condizioni meteorologiche: quando alle normali variazioni del clima si aggiungono gli eventi climatici legati al riscaldamento della terra, le variabili incontrollabili per l’agricoltore aumentano notevolmente.

Molte strategie globali, compresi gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e la tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse della UE,  hanno riconosciuto che la materia organica nel suolo è essenziale per garantire suoli sani e produttivi, mitigare i cambiamenti climatici e proteggere la biodiversità.  Hanno indicato che le possibili soluzioni ai cambiamenti climatici devono includere il miglioramento delle pratiche di gestione del suolo aumentando l’apporto di materia organica per aumentare la capacità di ritenzione idrica del terreno  e l’adeguamento dei tempi delle operazioni agricole, come le date di impianto, semina e applicazione dei fertilizzanti.

Grazie alle loro caratteristiche, i fertilizzanti UNIMER ricchi di carbonio organico umificato, rappresentano una risposta valida ai cambiamenti climatici per l’agricoltore che può contare, attraverso il loro impiego, su una maggiore disponibilità degli elementi nutritivi distribuiti nel suolo, protetti dalla sostanza organica umificata.